Terremoto Centro Italia: aiutiamoli tutti!

Il terremoto che ha colpito il centro Italia alle 03:36 di mercoledì 24 agosto è uno di quegli eventi naturali che per forza di cose lasciano un segno indelebile. Il nostro territorio sa cosa significa dover fare i conti con scosse di terremoto che superano il quinto grado della scala Mercalli.

Dopo il primo momento di infinito sconforto e dolore per le vittime e per gli sfollati che hanno perso la casa e i loro ricordi più preziosi si è immediatamente alzata l’ondata di solidarietà. Nel nostro piccolo anche B.Ethic cercherà di contribuire, con questa news che vi elenca le iniziative messe in campo in Italia tra raccolta fondi, donazioni ed aiuti agli abitanti dei Comuni devastati dal sisma.

  • Protezione Civile: tramite il numero solidale 45500 per donare due euro con un sms o una chiamata da rete fissa.
  • Croce Rossaraccolta fondi nella home page del sito che contiene le varie modalità di donazione. Gli Iban validi, con causale “Terremoto Centro Italia” e conto corrente ad hoc “Poste Italiane con Croce Rossa Italiana – Sisma del 24 agosto 2016“, sono rispettivamente il IT40F0623003204000030631681 ed il IT38R0760103000000000900050.
  • Cei: messo a disposizione subito 1 milione di euro dal fondo dell’otto per mille e programmata la colletta nazionale per il 18 settembre 2016 in tutte le chiese italiane, parallelamente al 26/mo Congresso Eucaristico Nazionale.
  • Anci: molti Comuni hanno già dato l’ok per una consistente donazione di aiuti legati alla fase di ricostruzione, tra cucine da campo, letti e ovviamente beni di prima necessità. Chi è interessato a collaborare può contattare i numeri 06.68009329 o 3463138116, oppure utilizzare la mail protezionecivile@anci.it.
  • Intesa Sanpaoloplafond di 250 milioni di euro per una primissima serie di finanziamenti legati al ripristino rapido di strutture danneggiate. Sono previste ulteriori misure come mutui e prestiti per imprese e comuni cittadini in difficoltà, senza contare che è pronta una raccolta fondi.
  • Unicredit, Monte dei PaschiDeutsche Bank: le rate dei finanziamenti di famiglie ed aziende che ne faranno richiesta sono sospese per 12 mesi, inoltre vengono fornite particolari linee di credito a tasso zero sempre per un anno.
  • Confcommercioun gruppo di lavoro è finalizzato al supporto immediato per famiglie ed imprenditori, è aperta la sottoscrizione libera e volontaria per le Associazioni territoriali. Gli estremi per eventuali versamenti seguono a ruota, Fondazione Giuseppe Orlando IBAN IT25Z0832703247000000000159 presso Banca di Credito Cooperativo di Roma, Ag.132- Piazza G.G. Belli, 2 – 00153 Roma.
  • Paolo Campana: il food blogger ha pensato ad una donazione di due euro per ogni piatto di amatriciana ordinato e consumato, per una solidarietà nata sulle tavole. Un euro lo metteranno i clienti e il restante euro i ristoratori stessi che decideranno di aderire.

Tante altre sono le testimonianze di aiuto tangibile, tra Avis, Caritas e personaggi noti che hanno dato la propria disponibilità. Speriamo di essere stati utili, è fondamentale stringerci attorno ad una popolazione che soffre terribilmente. Segnalateci altre iniziative di vostra conoscenza, stiamo uniti e facciamoci sentire.

Bonfiglioli Basket: terzo anno insieme

Ieri 22 agosto si è svolta la presentazione del nuovo gruppo di lavoro per la Bonfiglioli Basket – targata PFF Group – che a Ferrara continua a fare proseliti dopo le ottime stagioni appena trascorse. Nello sport agonistico il passato conta fino ad un certo punto e le ragazze guidate dal coach Jonata Chimenti sono pronte a dare altre soddisfazioni ai propri tifosi.

B.Ethic per il terzo anno consecutivo sarà al seguito del roster ed al primo incontro con società, altri sponsor e stampa era presente il nostro Nicola Grazzi: “Siamo orgogliosi del forte legame che si è venuto ad instaurare con la dirigenza, il Presidente Pietro Ferranti è un vulcano ed il suo entusiasmo ci trascina sempre. L’attenzione che il Team di B.Ethic riversa sullo sport ferrarese vuole essere un modo di essere vicini alla comunità, consapevoli che l’attività fisica è un toccasana per ognuno di noi. La volontà di crescere – continua Grazzi – ci accomuna alla Bonfiglioli Basket, così come il dinamismo che è tratto fondante comune per raggiungere risultati importanti nei prossimi anni. Non ci resta che fare un grosso in bocca al lupo allo staff tecnico ed alle ragazze, sicuri che ci renderanno ancora una volta orgogliosi e fieri“.

Inoltre ieri è stata presentata una novità importante: Nicola Branchini sarà il nuovo Amministratore Delegato della società. Ufficializzare tale ingresso è un altro segnale importante dove si dimostra quel dinamismo sopracitato, per un percorso di maturazione che mira al perfezionamento continuo. Una figura del genere, con esperienze importanti alle spalle, andrà a collaborare con il Consiglio e potrà consolidare ulteriormente l’organizzazione dirigenziale.

Da qui all’8 ottobre, data di esordio in campionato nel sentitissimo derby a Bologna contro il Progresso, e fino al termine della stagione B.Ethic vi invita a supportare in ogni modo possibile la Bonfiglioli Basket. Facciamo sentire il nostro calore alla squadra, per divertirci insieme e portare in alto il basket ferrarese.

Coaching e Mindfulness: insieme più forti

In questa sezione vi abbiamo già parlato di Mindfulness, visto l’inclusione dello Stress da Lavoro Correlato tra i rischi definiti emergenti. Questo disturbo, se persistente, incide sull’efficienza e danneggia particolarmente l’organizzazione del lavoro. Ora spostiamo leggermente l’obiettivo per focalizzarci sulla relazione tra coaching e Mindfulness.

Procedendo per definizioni, il coaching aziendale è un percorso intrapreso grazie alla figura del coach che lavora con un gruppo di lavoro o con un singolo imprenditore per assisterlo nel tentativo di migliorare i risultati; che sono la somma di componenti emotive, relazionali e tecniche. Nei primi due casi entra in gioco la Mindfulness, l’attitudine intenzionale e non giudicante ad essere attenti durante l’avanzare delle esperienze momento per momento.

Affinare consapevolezza, capacità di inquadrare le situazioni e profonda sensibilità emotiva sono premesse decisamente importanti per una buona Presenza, base su cui si fonda l’attività di coaching. Un rapporto che parte da competenze del genere è una chiave per una relazione di fiducia da gestire in un modo sempre più efficace.

Quali sono in pratica i vantaggi conferiti dalla Mindfulness al coaching? La lista è piuttosto lunga ed occorre una corretta schematizzazione:

  • attenzione prolungata nel tempo;
  • capacità nel gestire le emozioni;
  • chiarezza mentale;
  • gestione di situazioni che richiedono lucidità;
  • anticipare azioni per il controllo dei livelli di stress;
  • capacità di ascolto empatico;
  • evitare risposte schematiche ed automatiche;
  • aumentare la possibilità di analizzare la realtà esteriore partendo dall’interiorità;
  • indirizzare energie e lavoro verso l’obiettivo prefissato.

I due campi hanno molti aspetti in comune e stabilire le connessioni è piuttosto naturale lavorando in un mondo che si sta dirigendo verso un coaching più empatico e sempre meno basato sull’ego del coach. Come sempre B.Ethic è attenta nel seguire le evoluzioni della situazione, visto che coaching e Mindfulness rientrano decisamente più di frequente nel vocabolario di aziende leader nei propri settori specifici.

Montagna: fattori di rischio per i lavoratori

Ieri vi abbiamo parlato dei rischi per la salute e la sicurezza di chi lavora al mare, presso stabilimenti balneari o in altre attività collegate alla balneazione. Ferragosto è ancora più vicino e oggi ci spostiamo in montagna, altra meta parecchio gettonata per le vacanze di italiani e stranieri che raggiungono il nostro Paese.
Chiaramente ogni località alpina ha le sue caratteristiche peculiari e il singolo gestore dovrà valutare nel suo spazio varie situazioni, cercando nella norma le istruzioni per agire. Senza voler entrare nello specifico vi presentiamo rapidamente alcuni rischi generali che si ritrova colui che lavora in montagna.
  • Frane: dalla grande caduta di massi alla “semplice” caduta occasionale che sulle strade alpine viene adeguatamente segnalata bisogna ricordare che spesso all’origine delle frane c’è una responsabilità umana: disboscamento causa dell’erosione, piste da sci troppo estese che incidono sull’azione del fissaggio radici sul terreno estremamente ridotte,  costruzione di case su terreni non edificabili ed in pendio, aumentando le superfici impermeabili con l’acqua a scorrere pericolosamente in superficie.
  • Valanghe: citando Wikipedia siamo di fronte ad “un fenomeno che si verifica quando una massa di neve o ghiaccio improvvisamente si mette in moto su un pendio, precipitando verso valle a causa della rottura della condizione di equilibrio presente all’interno del manto nevoso, per effetto di uno stress interno che porta al raggiungimento del carico di rottura, ovvero quando la forza di gravità che agisce sul pendio innevato supera le forze di coesione del manto nevoso che agiscono in senso opposto”. Precauzioni tipiche sono lo spostarsi al mattino presto, scegliere zone esposte a sud d’inverno e a nord in primavera.
  • Incendi boschivi: le cause più frequenti, oltre a cortocircuiti, incidenti, fulmini o surriscaldamento, sono dolose. L’incuria in cui versano molti tratti boschivi favoriscono lo sviluppo degli incendi, causando un pericoloso spopolamento della montagna.
Clima, ed ambiente particolare sono le cause di un’altra serie di rischi legati al lavoro in montagna:
  1. Rarefazione aria che incide sulle misure da mettere in campo per la sicurezza sul lavoro;
  2. azione dei raggi ultravioletti, particolarmente pericolosi ad alta quota;
  3. escursione termica e temperature in picchiata che necessitano di un giusto equipaggiamento;
  4. il terreno mutevole e le perturbazioni atmosferiche, spesso rapide ed accentuate, formano un mix di pericoli e rischi molto ampi.

Da considerare anche i problemi legati alla pulizia delle piste da sci, ai trasporti a fune turistici, allo stato delle strade di montagna e alla flora e fauna alpina. La sicurezza sul lavoro in montagna deve acquisire una consapevolezza legata al luogo: tra competenze tecniche ed organizzative, valutando rischi presenti in luoghi di lavoro situati in territori poco favorevoli ed in condizioni climatiche anche estreme. La capacità di comunicare le azioni da mettere in campo per le emergenze, acquisendo tramite l’adeguata formazioni nozioni legate al lavoro outdoor e all’orienteering.

Mare: fattori di rischio per i lavoratori

Il Ferragosto si avvicina e la maggior parte degli italiani si gode le meritate vacanze, chi non va mai in ferie invece sono i rischi per la salute e la sicurezza. Al mare ovviamente c’è anche chi lavora e i principali incidenti ricadono nel campo delle cadute, tra scivolamenti e schiacciamenti. Non si possono dimenticare le scottature e infortuni legati ad errori umani, a condizioni meteo o dei materiali utilizzati.

Vediamo più nello specifico quali sono i rischi legati ad attività legata al settore turistico balneare:

  • Rischio chimico: riparazione o manutenzione barche a contatto con solventi, resine e vernici
  • Microclima: il caldo in estate è spesso sinonimo di stress ed il nostro organismo reagisce in vari modi. Proviamo a pensare a chi lavora in cucina nelle strutture alberghiere dove “il lavoro in cucina, ambiente già di per sé surriscaldato, diventa in estate una vera e propria prova di resistenza, dove le difficoltà legate alla temperatura rischiano di avere pesanti ripercussioni anche sulla tenuta nervosa; i camerieri vanno e vengono dal chiuso all’aperto, in una continua alternanza fra ambienti con temperatura stagnante e ambienti ventilati”. Da non sottovalutare anche il rischio del lavoro subacqueo o quello creato dall’esposizione continuativa al sole diretto, tra bruciore e abbagliamento per gli occhi durante attività di per sé faticose.
  • Rischio biologico: “è la stessa qualità dell’acqua di balneazione a costituire spesso un problema. Un problema col quale il bagnante può scegliere se confrontarsi o no, ma che è né più né meno che l’ambiente di lavoro per l’operatore turistico”. Necessario aggiungere anche gli alimenti che provengono direttamente dal mare o l’esposizione ad agenti tossici durante le operazioni di pulizia dei litorali, negli scarichi in mare e nel controllo delle latrine in campeggi e villaggi turistici. A ciò si può infine aggiungere l’azione di animali, marini o non che siano fa poca differenza.

A riguardo di prevenzione le raccomandazioni più importanti rientrano tra prassi collaudate e buonsenso: pulizia generale, vestiario adatto (cappellini), DPI adeguati, professionalità e prudenza.

Per ulteriori informazioni in merito il nostro Team di Professionisti specializzati in Ingegneria Ambientale e Sicurezza sul Lavoro è a vostra disposizione. Chiamaci allo 0532-243048 oppure manda una mail all’indirizzo info@b-ethic.it.

MIT 2016: formazione e contributi

Il bando 2016 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT 2016) apre a contributi fino ad un totale di centocinquantamila euro per finanziare varie modalità di formazione professionale nell’ambito di imprese legate all’autotrasporto.

L’aggiornamento e la formazione finanziata dal MIT 2016 punta su competenze che spaziano dalla gestione d’impresa alla sicurezza sul lavoro, dalle nuove tecnologie alla sicurezza stradale, con l’obiettivo di aumentare e sviluppare ulteriormente la competitività del settore.

Chi può usufruire di tali agevolazioni? Imprese di autotrasporto merci per conto terzi, dove il titolare, i soci, gli amministratori e i dipendenti o addetti inquadrati nel Contratto Collettivo Nazionale logistica, trasporto e spedizioni, siano presenti e parte attiva alle giornate di formazione o aggiornamento. Le imprese devono aver sede in Italia, oltre alla regolare iscrizione al Registro elettronico nazionale; anche se associati in consorzi o cooperative la domanda di accesso al contributo è unica.

Al fine di ricevere finanziamenti MIT 2016 la formazione ha una data di avvio: 1° dicembre 2016 e dovrà terminare entro il 31 maggio 2017. I piani sono strutturati per aziende, o interaziendali, territoriali e per filiere. Al momento della domanda è utile indicare la propria volontà a riguardo del piano formativo per garantire una corretta organizzazione dei corsi.

Per stabilire il contributo MIT 2016 si tiene conto dei massimali: ore di formazione (30 per ciascun partecipante); compenso della docenza in aula (120 euro per ogni ora); compenso dei tutor (30 euro per ogni ora); servizi di consulenza a qualsiasi titolo prestati (20 per cento del totale dei costi ammissibili).

Infine vi è la data di scadenza per le domande, da presentare a partire dal 26 settembre 2016 ed entro il termine perentorio del 28 ottobre 2016, per via telematica.

SCARICA IL BANDO.

Legionellosi: rischi per le attività turistiche

Il rischio di legionellosi rientra negli obblighi da valutare per il Datore di Lavoro sulla base del D. Lgs 81/2008, Art. 271. Le infezioni sono considerate un problema emergente dalla Sanità Pubblica, sottoposte a sorveglianza speciale anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

L’esposizione a Legionella in qualsiasi ambiente di lavoro richiedel’attuazione di tutte le misure di sicurezza appropriate per esercitare la più completa attività di prevenzione e protezione nei confronti di tutti i soggetti presenti considerando che al Titolo X del suddetto D. Lgs 81/2008 la Legionella è classificata al gruppo 2 tra gli agenti patogeni”.

A seguito della deliberazione della Giunta regionale Emilia Romagna del 21.07.2008 n.1115, che ha approvato “Le linee guida regionali per la sorveglianza e controllo della legionellosi”,  il datore di lavoro dovrà:

  • Effettuare la valutazione del rischio legionellosi, tenendo conto di ogni informazione a disposizione.
  • Adottare le misure preventive e protettive in base al rischio precedentemente valutato.
  • Revisionare il tutto in caso di modifiche dell’attività o degli impianti idrici o se sono passati 3 anni dall’ultima redazione.
  • Adoperare procedure tecniche, organizzative e igieniche per minimizzare il rischio.
  • Mettere in campo specifiche misure per le emergenze, evitando la dispersione dell’agente biologico.
  • Formare continuamente i propri lavoratori.

I gestori di quelle attività definite turistiche, termali o ad uso collettivo dovranno garantire l’attuazione delle misure di controllo sopracitate. Inoltre è necessaria la documentazione relativa ad: eventuali modifiche apportate agli impianti, interventi di manutenzione ordinari e straordinari, operazioni di pulizia o disinfezione e rapporti di prova mediante test ed analisi presso centri convenzionati.

Saranno da indicare i requisiti tecnico-costruttivi per la realizzazione di nuovi impianti idro-sanitari e di condizionamento.

Per ulteriori informazioni in merito il nostro Team di Professionisti specializzati in Ingegneria Ambientale e Sicurezza sul Lavoro è a vostra disposizione per una corretta gestione e manutenzione degli impianti al fine di evitare infezioni da legionella minimizzando quanto più possibile il rischio. Chiamaci allo 0532-243048 oppure manda una mail all’indirizzo commerciale@b-ethic.it

Allergeni e ristorazione: REG UE 1169/11

L’importanza di integrare nel proprio HACCP le informazioni relative agli allergeni è sempre maggiore visto l’aumento esponenziale di allergie alimentari. La grande attenzione dell’opinione pubblica è di assoluta attualità e le aziende alimentari devono in ogni caso garantire la sicurezza degli alimenti utilizzati. Il regolamento UE 1169/2011, applicato dal 13 dicembre 2014, ha stabilito un obbligo ben preciso: nell’etichetta dei prodotti preimballati devono essere riportate le sostanze potenzialmente in grado di scatenare allergie o intolleranze.

Ogni allergene deve mostrarsi distinto dagli altri ingredienti, tramite uso di caratteri speciali o colori differenziati. L’etichetta è infatti lo strumento base per una corretta tutela del consumatore, fornendogli informazioni precise e decisive in caso di intolleranze. Con una nota del 6 febbraio 2015 il Ministero della Salute ha poi indicato la strada anche a ristoranti, mense, scuole, ospedali o servizi di catering.

Le info sopracitate sugli allergeni dovranno essere fedelmente trascritte sui vari menù, grazie al supporto di speciali registri, disponibili alla vista del consumatore e consultabili liberamente. La documentazione scritta dovrà essere reperibile anche per le autorità preposte ai controlli; infine il personale aziendale prenderà visione e conoscenze approvando in forma scritta il testo.

Chiudiamo con l’elenco degli ingredienti presenti nell’allegato II “Sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze” Reg. UE 1169/2011.

  • CEREALI CONTENENTI GLUTINE, cioè: grano, segale, orzo, avena, farro, kamut o i loro ceppi ibridati e prodotti derivati, tranne: sciroppi di glucosio a base di grano, incluso destrosio; maltodestrine a base di grano; sciroppi di glucosio a base di orzo; cereali utilizzati per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso l’alcool etilico di origine agricola
  • CROSTACEI E PRODOTTI A BASE DI CROSTACEI
  • UOVA E PRODOTTI A BASE DI UOVA
  • PESCE E PRODOTTI A BASE DI PESCE, TRANNE: gelatina di pesce utilizzata come supporto per preparati di vitamine o carotenoidi; gelatina o colla di pesce utilizzata come chiarificante nella birra e nel vino.
  • ARACHIDI E PRODOTTI A BASE DI ARACHIDI
  • SOIA E PRODOTTI A BASE DI SOIA, TRANNE: olio e grasso di soia raffinato; tocoferoli misti naturali, tocoferolo D-alfa naturale, tocoferolo acetato D-alfa naturale, tocoferolo succinato D-alfa naturale a base di soia; oli vegetali derivati da fitosteroli e fitosteroli esteri a base di soia.
  • LATTE E PRODOTTI A BASE DI LATTE (incluso lattosio), TRANNE: siero di latte utilizzato per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso l’alcool etilico di origine agricola; lattiolo.
  • FRUTTA A GUSCIO, vale a dire: mandorla, nocciole, noci, noci di acagiù, noci di pecan, noci del Brasile, pistacchi, noci macadamia o noci del Queensland, e i loro prodotti, tranne per la frutta a guscio utilizzata per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso l’alcool etilico di origine agricola.
  • SEDANO E PRODOTTI A BASE DI SEDANO
  • SENAPE E PRODOTTI A BASE DI SENAPE
  • SEMI DI SESAMO E PRODOTTI A BASE DI SEMI DI SESAMO
  • ANIDRIDE SOLFOROSA E SOLFITI in concentrazioni superiori a 10 mg/kg o 10 mg/litro in termini di SO2 totale da calcolarsi per i prodotti così come proposti pronti al consumo o ricostituiti conformemente alle istruzioni dei fabbricanti.
  • LUPINI E PRODOTTI A BASE DI LUPINI
  • MOLLUSCHI E PRODOTTI A BASE DI MOLLUSCHI.

Per ulteriori informazioni in merito di allergeni il nostro Team di Professionisti specializzati in Ingegneria Ambientale e Sicurezza sul Lavoro è a vostra disposizione. Chiamaci allo 0532-243048 oppure manda una mail all’indirizzo info@b-ethic.it.

Rischio chimico: controlli a estetisti e barbieri

I recenti controlli a tappeto dei Nas in vari centri di bellezza della regione ci spingono ad un approfondimento piuttosto mirato: quali sono i rischi per la sicurezza e la salute in lavori come barbieri ed estetisti? Di certo il rischio chimico.

Una qualsiasi organizzazione aziendale che si rispetti deve avere un Documento di Valutazione dei Rischi, sempre a disposizione dei lavoratori, dei responsabili e naturalmente di tutti quei soggetti impegnati nelle attività di controllo. Quotidianamente essi si trovano a lavorare esposti a fattori di rischio sottovalutati: dall’utilizzo di attrezzi potenzialmente pericolosi come le forbici a momenti in cui acqua ed elettricità possono venire a contatto. Oltre a questo barbieri ed estetisti senza dubbio sono esposti al rischio chimico: prodotti composti da sostanze pericolose non mancano ed una attenta valutazione è fondamentale per agire correttamente in materia di sicurezza.

Il Testo Unico per la sicurezza sul lavoro definisce tale rischio chimico nell’art.223, gli articoli successivi (224 e 225) esplicitano “Misure e principi generali per la prevenzione dei rischi e le Misure specifiche di protezione e di prevenzione“. Specialmente i prodotti adoperati da parrucchieri e barbieri rientrano in una categoria specifica di cosmetici regolamentati dalla legge n.713 dell’11 ottobre 1986, e dai vari aggiornamenti apportati ad essa. Tanto per fare qualche esempio possiamo citare: tinture per capelli, prodotti per fissaggio e stiratura, lozioni, polveri e shampoo, creme, oli, lacche e brillantine.

La prevenzione dei lavoratori esposti a tale rischio si basa su semplici azioni, da mettere in pratica costantemente: pulizia e cura delle mani, prima, durante e dopo il lavoro; pulizia degli strumenti e dei materiali oltre ad un controllo accurato sulle caratteristiche dei prodotti. Come vi abbiamo già spiegato la prevenzione ambientale è inscindibile dal resto e nel caso specifico del rischio chimico applicato a estetisti e barbieri sarà importante la presenza di una “adeguata cappa aspirante […] per ridurre l’esposizione agli eventuali agenti chimici aerodispersi.

Per ulteriori informazioni in merito non esitate a contattare il nostro Team di Professionisti specializzati in Ingegneria Ambientale e Sicurezza sul Lavoro. Chiamaci allo 0532-243048, oppure manda una mail all’indirizzo info@b-ethic.it.

DPI e requisiti generali: Regolamento europeo

I DPI (dispositivi di protezione individuali) in commercio nei Paesi dell’Unione Europea devono rientrare in un cerchio di norme e requisiti definiti essenziali per la salute e la sicurezza. Nella prima metà del 2016 il nuovo Regolamento UE 2016/425, stilato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio in data 9 marzo, annulla la Direttiva 89/686/CEE. Il  testo, nonostante l’entrata in vigore, si applicherà dal 21 aprile 2018; tuttavia è interessante andare a valutare nello specifico di cosa parliamo.
Chi utilizza i DPI rientra in varie categorie professionali e i dispositivi stessi si suddividono in base al rischio per il quale sono nati, in modo da proteggere il lavoratore. Nell’allegato I del Regolamento sono presenti le “Categorie di Rischio dei DPI”, divise tra rischi minimi (prima categoria) e rischi gravi (terza categoria), mentre nella seconda rientrano tutti gli altri rischi non elencati.
In questo primo approfondimento andremo oltre le osservazioni preliminari legate ai requisiti più essenziali, focalizzandoci sui “Requisiti di carattere generale applicabili a tutti i DPI”. Prima di tutto essi “devono offrire una protezione adeguata nei confronti dei rischi da cui sono destinati a proteggere“, questo a più livelli:
  • Ergonomia per garantire che il lavoratore sia abilitato a svolgere normalmente la mansione che lo espone a rischi, in una protezione ottimale “al di là del quale le limitazioni risultanti dal fatto di portare il DPI ostacolerebbero il suo utilizzo durante l’esposizione al rischio“.
  • Innocuità in modo da non creare ulteriori fattori di disturbo, con materiali privi di effetti negativi e di “asperità, spigoli vivi, punte acuminate e simili“.
  • Comfort ed efficacia per adattarsi il più possibile alla morfologia dell’utilizzatore mediante ogni mezzo opportuno, tra leggerezza e solidità assicurando una protezione contigua alle parti del corpo interessate.
  • Istruzioni ed informazioni del fabbricante fornite obbligatoriamente con riferimento al nuovo Regolamento e ad altre eventuali norme di conformità dell’Unione Europea. Si spazia da possibili pezzi di ricambio utilizzabili, a prestazione registrate durante le prove tecniche, fino al significato di eventuali marcature specifiche.

Prossimamente tratteremo le disposizioni sui “Requisiti supplementari comuni a diversi tipi di DPI” ed infine quelli “supplementari specifici per rischi particolari“.

Per ulteriori informazioni in merito non esitate a contattare il nostro Team di Professionisti specializzati in Ingegneria Ambientale e Sicurezza sul Lavoro. Chiamaci allo 0532-243048, oppure manda una mail all’indirizzo info@b-ethic.it.