Montagna: fattori di rischio per i lavoratori
- Frane: dalla grande caduta di massi alla “semplice” caduta occasionale che sulle strade alpine viene adeguatamente segnalata bisogna ricordare che spesso all’origine delle frane c’è una responsabilità umana: disboscamento causa dell’erosione, piste da sci troppo estese che incidono sull’azione del fissaggio radici sul terreno estremamente ridotte, costruzione di case su terreni non edificabili ed in pendio, aumentando le superfici impermeabili con l’acqua a scorrere pericolosamente in superficie.
- Valanghe: citando Wikipedia siamo di fronte ad “un fenomeno che si verifica quando una massa di neve o ghiaccio improvvisamente si mette in moto su un pendio, precipitando verso valle a causa della rottura della condizione di equilibrio presente all’interno del manto nevoso, per effetto di uno stress interno che porta al raggiungimento del carico di rottura, ovvero quando la forza di gravità che agisce sul pendio innevato supera le forze di coesione del manto nevoso che agiscono in senso opposto”. Precauzioni tipiche sono lo spostarsi al mattino presto, scegliere zone esposte a sud d’inverno e a nord in primavera.
- Incendi boschivi: le cause più frequenti, oltre a cortocircuiti, incidenti, fulmini o surriscaldamento, sono dolose. L’incuria in cui versano molti tratti boschivi favoriscono lo sviluppo degli incendi, causando un pericoloso spopolamento della montagna.
- Rarefazione aria che incide sulle misure da mettere in campo per la sicurezza sul lavoro;
- azione dei raggi ultravioletti, particolarmente pericolosi ad alta quota;
- escursione termica e temperature in picchiata che necessitano di un giusto equipaggiamento;
- il terreno mutevole e le perturbazioni atmosferiche, spesso rapide ed accentuate, formano un mix di pericoli e rischi molto ampi.
Da considerare anche i problemi legati alla pulizia delle piste da sci, ai trasporti a fune turistici, allo stato delle strade di montagna e alla flora e fauna alpina. La sicurezza sul lavoro in montagna deve acquisire una consapevolezza legata al luogo: tra competenze tecniche ed organizzative, valutando rischi presenti in luoghi di lavoro situati in territori poco favorevoli ed in condizioni climatiche anche estreme. La capacità di comunicare le azioni da mettere in campo per le emergenze, acquisendo tramite l’adeguata formazioni nozioni legate al lavoro outdoor e all’orienteering.