Bonfiglioli: B.Ethic a pranzo con la squadra

La Bonfiglioli Ferrara Basket dopo una serie di stagioni ad alto livello, con le prestigiose finali di Coppa Italia e una semifinale per la promozione in A1, cerca quest’anno di consolidarsi ulteriormente nel panorama sportivo cittadino e nazionale. Da tempo B.Ethic crede in questo progetto sportivo, che è anche sociale, visto il grande impegno della società nelle scuole ferraresi per avviare alla pratica sportiva le giovanissime alunne.

Il settore giovanile, oltre ad una prima squadra rinnovata ed ambiziosa, è coltivato reclutando e sviluppando i talenti nelle scuole. La collaborazione fattiva con gli Istituti Primari della città converge così nel “Progetto Scuola”, dove gli istruttori dedicano risorse e tempo da passare nelle classi, per aumentare il numero delle praticanti.

In generale lo sport femminile riceve un’attenzione minore su carta stampata, media generalisti e social; questo vale anche per il basket, e in tal direzione una presenza strutturata e attenta si rivelerà un passo avanti decisivo per far conoscere le tante attività portate avanti dalla struttura guidata dal Presidente Ferranti. Da quest’anno gli amici di Cema Next forniranno quella professionalità ideale per migliorare la comunicazione di un mondo che ha tanto da mostrare ai ferraresi.

In quest’ottica si inserisce il pranzo di pesce organizzato al Bagno Ristorante Minerva, uno dei primi eventi per avvicinare la Bonfiglioli Ferrara Basket al territorio, e nella fattispecie la giusta occasione per rilassarsi dopo un inizio di campionato partito con una sconfitta a Bologna, risultato bugiardo al termine di una buona prestazione condita da sfortuna. Il supporto di B.Ethic, in collaborazione con gli altri partner a partire dal main sponsor PFF Group, è forte; consapevoli che ci sarà da lavorare con impegno e costanza per avvicinare quante più persone al basket femminile.

Il futuro è carico di idee, sorprese per i tifosi ed altre occasioni di socialità all’insegna del divertimento, guardando al basket femminile sempre con il sorriso sulle labbra. Vi aspettiamo al Pala Hilton Pharma, sabato 15 ottobre alle 20:30 per la prima casalinga contro Salerno!

Piccoli infortuni: obbligo di comunicazione

La settimana scorsa vi abbiamo parlato del SINP e della sua attivazione in data 12 ottobre. Contestualmente al Sistema Informativo Nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro prenderà il via l’adempimento introdotto 8 anni fa dal Testo Unico all’art. 18, comma 1, lett.r, del Dlgs n.81/2008. Si fa riferimento ai piccoli infortuni e all’obbligo di denuncia degli stessi, considerando anche quelli che comportano l’assenza dal lavoro di almeno un giorno, esclusa la data dell’evento.

In pratica dal 12 ottobre si dovranno comunicare tutti i piccoli infortuni del genere entro le 48 ore dalla ricezione del certificato medico, pena un’ammenda che va da 548 a 1.972,80 euro. Denunciare un infortunio all’Inail è compito del datore di lavoro e in passato ci si doveva limitare agli infortuni che comportavano una prognosi superiore a tre giorni.

Il SINP nasce appunto con l’intenzione di raccogliere dati, e l’adozione della nuova norma intende arricchire l’attività di prevenzione per quanto riguarda la salute e sicurezza sul lavoro grazie ad ulteriori basi statistiche ed informative. L’integrazione tra enti, datori di lavoro e sistemi informativi porterà ad un miglioramento a 360°, questo è l’obiettivo generale del nuovo impianto.

Fonte: Italia Oggi articolo del 4 ottobre 2016

Corsi di formazione: ottobre nel segno di B.Ethic

Corsi di Formazione. Vi ricordiamo qui il nostro calendario corsi di ottobre, perché in un momento dinamico in cui stiamo ampliando la nostra offerta di servizi continuiamo a puntare forte sulla Formazione, motore inesauribile per migliorare le condizioni di salute e sicurezza di tutti i lavoratori.

B.Ethic è infatti un ente accreditato dalla Regione Emilia Romagna con Delibera di Giunta N°1487 del 21 ottobre 2013 per la formazione continua e permanente e per quella superiore. Oltre a erogare corsi aziendali personalizzati e collettivi in materia di Sicurezza ed Igiene negli ambienti di Lavoro, Gestione Rifiuti, Comunicazione Aziendale, e tematiche specifiche aziendali, attraverso un ricco catalogo di proposte rispondenti alle specifiche necessità.

I corsi di formazione sono organizzati sia in aula che in azienda, seguendo le specifiche esigenze del cliente. Oltre alla Formazione il nostro Team di Professionisti specializzati in Ingegneria Ambientale e Sicurezza sul Lavoro è pronto a seguirvi a 360°, promuovendo una reale assistenza continuativa ed aggiornata nel tempo. Il valore aggiunto viene rappresentato dall’elevata professionalità del servizio, accompagnato da rapidità e facilità nella gestione dei problemi.

In ogni caso e per maggiori informazioni in materia di Ingegneria Ambientale e Sicurezza sul Lavoro non esitate a contattare il nostro Team di Professionisti. Chiamaci allo 0532-243048, oppure manda una mail all’indirizzo info@b-ethic.it.

Rischio vibrazione: come si valuta?

Rischio vibrazione. La vibrazione meccanica è un fattore di rischio che rientra tra gli agenti fisici come rumore, campi elettromagnetici e radiazioni artificiali. Essi sono indicati nel Testo Unico ed è ormai nota una correlazione tra rischio vibrazione e patologie come angiopatia e osteoartropatia; con particolare riferimento al binomio mano-braccio sono esposti lavoratori che utilizzano martelli demolitori, picconatori, trapani a percussione, cesoie, levigatrici, seghe circolari ecc. ecc.

La valutazione del rischio vibrazione si esegue facendo attenzione a norme come UNI EN ISO 5349-1 “Vibrazioni meccaniche. Misurazione e valutazione dell’esposizione dell’uomo alle vibrazioni trasmesse alla mano” e UNI EN ISO 5349-2 “Vibrazioni meccaniche. Misurazione e valutazione dell’esposizione dell’uomo alle vibrazioni trasmesse alla mano”. Da non tralasciare la norma UNI ISO 2631-1 “Vibrazioni meccaniche e urti. Valutazione dell’esposizione dell’uomo alle vibrazioni trasmesse al corpo intero”. I valori sono poi sottoposti a confronto con i valori di esposizione presenti nell’art. 201 del D.Lgs. n. 81/2008 in modo da porli in una specifica fascia di rischio.

Oltre a particolari strumenti dobbiamo considerare i “mezzi vibranti”, in particolar modo carrelli elevatori per movimentare carichi, dove la vibrazione può essere attutita solo scegliendo modelli adeguati, oppure innalzando i livelli di comfort del sedile. Turnare gli addetti è un altro aspetto più procedurale ed organizzativo che riduce l’esposizione al rischio.

Che elementi è necessario valutare quando si parla di rischio vibrazione?

  • tipo e durata dell’esposizione;
  • valori limite di esposizione indicati nell’articolo 201 del Testo Unico;
  • effetti indiretti sulla sicurezza e la salute dei lavoratori che derivano da interazione con vibrazioni, rumore e altre attrezzature;
  • informazioni e modalità d’utilizzo dell’attrezzatura di lavoro, direttamente fornita dal costruttore;
  • valutare la possibilità di attrezzature alternative per ridurre la possibilità di incorrere in malattie o infortuni;
  • coordinamento ed informazioni fornite dalla sorveglianza sanitaria.

Per ulteriori informazioni in merito non esitate a contattare il nostro Team di Professionisti specializzati in Ingegneria Ambientale e Sicurezza sul Lavoro. Chiamaci allo 0532-243048, oppure manda una mail all’indirizzo info@b-ethic.it.

SINP: dal 12 ottobre in attività

Il personale ispettivo del Ministero del lavoro ha incrementato negli anni, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, l’attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro: nel 2015 sono state effettuate 25.544 ispezioni, mentre nel solo primo trimestre del 2016 le ispezioni sono state 14.277, quindi si può notare un significativo incremento di questa attività. […] Inoltre, in questi giorni prende avvio l’attività dell’Ispettorato nazionale del lavoro, che consentirà, attraverso l’uso congiunto delle risorse ispettive del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di INAIL ed INPS, di aumentare il numero e l’efficacia dei controlli“. Con queste parole il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti ha introdotto il SINP.

Nella giornata di ieri, sulla Gazzetta Ufficiale, è stato infatti pubblicato il decreto che sancisce regole tecniche per la realizzazione e il funzionamento del Sistema Informativo Nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro. Il SINP servirà a raccogliere dati, nell’ottica di migliorare a 360° l’attività di prevenzione per quanto riguarda la salute e sicurezza sul lavoro. Semplificare il lavoro degli organi di vigilanza garantirà un corretto svolgimento delle funzioni, per realizzare una fattiva integrazione tra sistemi informativi degli enti e delle amministrazioni partecipanti.

L’operatività del SINP si basa sull’infrastruttura informatica INAIL, con tutti i crismi di riservatezza, integrità e disponibilità dei dati. Complessivamente la situazione terrà conto di molti fattori:

  • salute e sicurezza dei lavoratori, per un archivio di malattie professionali e infortuni classificati per settore;
  • produttivo e occupazionale, tra dinamiche occupazionali e settori divisi per dimensioni, consistenza e qualifiche;
  • rischi, intersecando dati personali, giudiziari e mansioni specifiche;
  • prevenzione, con piani regionali e territoriali;
  • vigilanza, interventi in base a violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Tenendo una banca dati degli infortuni che si verificano.
Per maggiori informazioni in materia di Ingegneria Ambientale e Sicurezza sul Lavoro non esitate a contattare il nostro Team di Professionisti. Chiamaci allo 0532-243048, oppure manda una mail all’indirizzo info@b-ethic.it.

Formazione e sicurezza: nuovo quaderno

Quale è stata la più grande novità normativa dei primi 9 mesi del 2016? Senza alcun dubbio l’Accordo approvato dalla Conferenza per i rapporti Stato, Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano, in data 7 luglio in materia di formazione e sicurezza sul lavoro. A tal proposito AiFOS (Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro) propone un numero speciale dei “Quaderni della Sicurezza”, dove si pongono in evidenza le principali modifiche messe in atto dall’Accordo Stato – Regioni.

La rivista scientifica diretta dall’avvocato giuslavorista Lorenzo Fantini si concentra sull’individuazione dei requisiti della formazione dei responsabili e degli addetti al servizio di prevenzione e protezione; le figure dell’RSPP e dell’ASPP sono infatti al centro dell’Accordo, tra formazione e sicurezza.

Siamo di fronte ad uno strumento per ridurre infortuni e malattie, andando a dispiegare i suoi intenti anche sulla regolamentazione generale della formazione e sicurezza interpretando in maniera importante le disposizioni vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro. La rivista contiene al suo interno il testo integrale dell’Accordo, a seguire vi proponiamo il sommario dello “speciale”.

– Editoriale (Lorenzo Fantini e Rocco Vitale);
– Accordo Stato-Regioni 7 luglio 2016 – Durata e contenuti minimi dei percorsi formativi per Responsabili e Addetti dei Servizi di Prevenzione e Protezione;
– Accordo Stato-Regioni 21 dicembre 2011 – La formazione dei Lavoratori, Preposti e Dirigenti;
– Accordo Stato-Regioni 21 dicembre 2011 – La formazione dei Datori di Lavoro per lo svolgimento diretto dei compiti di Prevenzione e Protezione;
– Accordo Stato-Regioni 25 luglio 2012 – Adeguamento e Linee Applicative dell’Accordo Formazione dei Lavoratori, Preposti e Dirigenti e Datori di lavoro;
– Allegato XIV (D.Lgs. 81/2008) – Formazione dei Coordinatori per la progettazione e l’esecuzione dei lavori;
– Art. 37, c. 11 e art. 48, c. 7, D. Lgs. n. 81/08 – Corsi per i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza;
– Allegato XXI (D.Lgs. 81/2008) – Lavoratori addetti ai lavori in quota;
– Accordo Stato-Regioni 22 febbraio 2012 – Formazione per i lavoratori incaricati dell’uso delle attrezzature;
– D.M. 15 luglio 2003, n.388 – Addetti al Primo Soccorso;
– D.M. 10 marzo 1998 – Addetti Prevenzione Incendi;
– D.I. 6 marzo 2013 – Criteri di qualificazione della figura del formatore per la salute e sicurezza sul lavoro.

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Medico competente: etica e medicina del lavoro

Per quanto riguarda le attività svolte dal medico competente, il Decreto Legislativo del 9 aprile 2008, N.81 è molto chiaro, all’Art.39, nell’indicare che esse sono svolte secondo i principi della medicina del lavoro e del codice etico della Commissione internazionale di salute e occupazione.

In tale quadro normativo come si muove il medico competente, districandosi tra doveri e compiti? Andiamo a scoprire le principali indicazioni contenute nel “Codice internazionale di etica per gli operatori di medicina del lavoro”. 

L’azione principale del medico competente è indirizzata alla salvaguardia ed alla promozione della salute dei lavoratori, in un ambiente di lavoro sicuro. Ci si muove sfruttando misure preventive, per poi controllarne l’applicazione spiegando e coadiuvando i datori di lavori nell’adempimento delle proprie responsabilità. Una formazione costante per aggiornare le conoscenze e competenze sui rischi professionali e sulle misure per ridurli è fondamentale; predisporre una serie di sopralluoghi sui luoghi di lavoro è una pratica da eseguire con regolarità. Se non si recepiscono le direttive preventive e tempestive il medico competente deve per iscritto presentare un report al dirigente responsabile, sottolineando i limiti scientifici da non oltrepassare.

Senza rivelare alcun segreto industriale egli dovrà garantire una continua ed adeguata informazione e formazione sulla salute e la sicurezza in stretta connessione con datore di lavoro, lavoratori e loro rappresentanti. Promuovere la salute del lavoratore è valutare ed informare sull’eventualità di danno a terzi e sullo svolgimento di esami biologici affidabili, cercando finché possibile metodi non invasivi per il lavoratore. Il tutto avviene previo consenso informato dell’interessato, secondo i massimo standard professionali.

La comunità scientifica mondiale è in costante evoluzione, la medicina del lavoro si inserisce entro confini in divenire, dove i medici competenti segnalano eventuali nuovi fattori di rischi, per studiare i conseguenti metodi preventivi originali.

Per garantire al Cliente una completa tutela in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro B.ETHIC fornisce il servizio di Sorveglianza sanitaria tramite medici professionisti specializzati in Medicina del Lavoro, come previsto da normativa vigente.

Le visite mediche possono essere effettuate sia presso la sede di B.ETHIC che direttamente presso le aziende clienti, tramite l’ausilio di unità mobile idoneamente attrezzata. La possibilità di effettuare le visite mediche direttamente in loco, senza interrompere le normali attività lavorative aziendali, evita spostamenti dei lavoratori con conseguenti ore di lavoro perse.

Per maggiori informazioni non esitate a contattare il nostro Team di Professionisti specializzati in Ingegneria Ambientale e Sicurezza sul Lavoro. Chiamaci allo 0532-243048, oppure manda una mail all’indirizzo info@b-ethic.it.

MEPA: vicino il convegno di Confimi a Ferrara

MEPA e “Negoziare in rete acquisti di beni e servizi e appalti di lavoro“, l’importante tema del Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione è al centro del convegno organizzato da Confimi Romagna in collaborazione con INTERCENT E.R e CONSIP, mercoledì 21 settembre alle ore 15:00 a Ferrara presso la Camera di Commercio (Largo Castello, 10).

Confimi Romagna nasce tre anni fa a livello nazionale, è operativa da circa un anno tra le province di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini, mentre fa il suo “esordio” a Ferrara proponendo tale iniziativa, che compare tra gli eventi della “Settimana Estense 2016”.

Sarà presente Mauro Giannattasio – segretario generale della Camera – per il saluto d’apertura, per poi lasciare spazio agli interventi di Francesca Minerva – responsabile Consip Spa per il Progetto Sportelli in Rete –, Alessia Orsi e Antonella Renzoni – responsabili rispettivamente dell’Area Ict del Mercato Elettronico dell’Intercenter Emilia-Romagna. Il MEPA si sviluppa nel tentativo di razionalizzare la spesa pubblica, con procedure standard e costi unitari seguendo esempi di trasparenza e concorrenza leale nel finanziamento delle iniziative. Rientrare nel percorso abilitativo permette l’inserimento in un meccanismo automatico di partecipazione alle gare telematiche; una grande opportunità per le aziende che intendono adoperare il canale.

Confimi, come spiega il responsabile Area Credito e Finanza Claudio Trentini, “è ora in grado di supportare le imprese interessate ad accedere al MEPA, a fornire assistenza in merito a iscrizione e abilitazione al MEPA stesso, alle modifiche e al rinnovo delle credenziali utili“.

La conferma di prenotazione deve avvenire entro domani 20 settembre compilando ed inviando la scheda che trovate qui in allegato al fax 0544-270210 o alla mail: ceccarelli@confimiromagna.it

Vi ricordiamo che B.Ethic è l’Ente di Formazione e Sicurezza sul Lavoro di riferimento su Ferrara e provincia per Confimi Ferrara. Per ulteriori informazioni in merito a tale partnership non esitate a contattarci chiamando lo 0532-243048, oppure mandando una mail all’indirizzo info@b-ethic.it.

Abbigliamento di protezione contro la pioggia

L’abbigliamento di protezione contro la pioggia e le intemperie fa riferimento alla norma EN 343, standard europeo per gli indumenti da lavoro indossati appunto in condizioni climatiche avverse. Nella giornata odierna, dove le precipitazioni piovose sono così intense e prolungate, seguire la direttiva è fondamentale per trovare l’abbigliamento di protezione più adatto alla propria mansione in base ai requisiti di sicurezza. Dispositivi di protezione conformi si riconoscono grazie alle apposite etichette o pittogrammi.

eu-343

Oltre ad essere isolanti, impermeabili, traspirabili e a garantire il giusto comfort, l’abbigliamento di protezione deve superare specifiche prove tecniche. Ad esempio essi sono sottoposti a verifica per controllare che non si “ritirino” nel caso di una ripetuta esposizione all’acqua. Dispositivi a norma non variano la propria dimensione oltre il 3%, anche dopo cinque lavaggi o cinque cicli di pulitura a secco.

L’abbigliamento di protezione dalla pioggia permette ovviamente di non bagnarsi, oltre ad offrire una condizione ideale per mantenere la temperatura del corpo stabile, evitando la sensazione di surriscaldamento e conseguente sudorazione che può causare un indumento normale usato in condizioni climatiche complesse.

La resistenza alla penetrazione dell’acqua è misurata sul materiale esterno e sulle cuciture con una pressione d’acqua pari a (980+/-50) Pa/min. Per la valutazione esistono due livelli: 1 (meno impermeabile) e 2 (più impermeabile). La resistenza all’evaporazione spiega l’ostacolo posto al passaggio del vapore acqueo da parte di un indumento da lavoro, oppure l’ostacolo all’evaporazione del sudore sulla superficie della pelle. Più un capo è capace di resistere all’evaporazione, e più sarà d’ostacolo. Difatti un prodotto traspirante ha una debole resistenza all’evaporazione, divisa in 3 classi diverse secondo un criterio ed una scala che va dal meno al più traspirante.

Per ulteriori informazioni in merito e per l’acquisto dei vostri DPI non esitate a contattare il nostro Team di Professionisti specializzati in Ingegneria Ambientale e Sicurezza sul Lavoro. Chiamaci allo 0532-243048, oppure manda una mail all’indirizzo info@b-ethic.it.

Safety Leadership per una sicurezza 4.0

La sicurezza e la salute sul lavoro sono un fattore decisivo per il successo di una qualsiasi azienda o impresa. In tale prospettiva la Safety Leadershipda non confondere con la Safety Managment – viene sempre più indicata come tassello centrale per una gestione efficace di tutto ciò che riguarda la salute, la sicurezza ed il benessere di tutti gli operai, il personale e i lavoratovi presenti. Prevenire, ridurre i rischi e garantire una protezione adeguata alle malattie o ai danni collegati alle professioni e alle mansioni da svolgere è compito di ogni dirigente.

Una corretta integrazione tra responsabilità e ripartizione del lavoro promuove una “cultura della sicurezza” dinamica ed ancorata alla realtà produttiva. I principi di carattere generale, se applicati con fermezza, rappresentano un volano per l’economia aziendale; strutture e competenze che paiono non indispensabili sono le fondamenta della sicurezza sul luogo di lavoro.

Con la Safety Leadership intendiamo la capacità di guidare altre persone, grazie ad un bagaglio di conoscenze, per sviluppare un gruppo di lavoro coeso attorno ai processi strutturati nel tentativo di migliorare procedure e prevenzione dei rischi in azienda. Saper coinvolgere i colleghi mette in moto uno sforzo collettivo che consente l’individuazione di meccanismi da consolidare nella ricerca di minimizzare i pericoli. Modificare un comportamento assimilato nel tempo è possibile solo se il lavoratore percepisce un vantaggio chiaro, il Safety Leader è bravo nel far capire questo, puntando forte sulla partecipazione attiva.

Come potete intuire la Safety Leadership è una dote che può essere appannaggio di più figure, è potenzialmente presente in un numero di ruoli pressoché indefiniti; sicuramente il Preposto alla sicurezza ha centralità assoluta quando ci si trova a riflettere sulla sicurezza aziendale e sulle motivazioni per seguire e coordinare un certo piano di prevenzione ed azione. Abilità personali, relazionali, strategiche e di sistema non devono mancare ad un Safety Leader.

Per ulteriori informazioni in merito di Salute e Sicurezza sul Lavoro non esitate a contattarci allo 0532-243048, oppure via mail all’indirizzo info@b-ethic.it. Offriamo un servizio di consulenza e check-up gratuito per valutare i rischi dell’azienda, garantire la migliore formazione ai lavoratori e studiare un programma idoneo per la sicurezza sul lavoro.