Fiere e Sagre: con B.Ethic per evitare le sanzioni

Fiere e Sagre rappresentano una ricchezza del nostro territorio, un apprezzato modo di celebrare e di vivere le tradizioni della cultura nostrana. Ma è necessario che si rispettino le normative sulla salute e la sicurezza, nonché i parametri previsti per le attività che si occupano di somministrare alimenti e bevande.

Valori come il volontariato danno peso sociale agli eventi come fiere e sagre, spesso ben organizzati con ristorazione e serate che diventano veri momenti di ritrovo tra banchetti, prodotti tipici e spettacoli musicali. L’aggregazione deve, come anticipato nel primo paragrafo, rispettare le regole vigenti a tutela dei consumatori e di tutti gli altri operatori.

Ecco una rapida serie di linee guida da seguire per evitare sanzioni.

Nel caso le caratteristiche della Fiera/Sagra/Festa rientrino nell’Art. 21 del D.lgs 81/08 sarà necessario osservare:

  • Certificazione delle apparecchiature utilizzate, tenendo in allegato libretti di uso e manutenzione;
  • Presenza e corretto utilizzo dei DPI;
  • Dichiarazione di conformità (Decreto – 22 gennaio 2008, n.37): se si superano i 6 Kw e/o oltre 200 mq di superficie è fondamentale il Progetto dell’Impianto elettrico;
  • Dichiarazione di conformità: progetto impianto e installazione da parte di un tecnico abilitato per impianti a Gas (UNI TR 11426);
  • Progetto statico di eventuali strutture come stand gastronomici, palchi, piste da ballo ecc. ecc. con dichiarazione di corretto montaggio da parte di un tecnico abilitato.

Relativamente alle misure antincendio per fiere e sagre ogni singolo caso è da valutare, sono comunque richieste:

  • Coperta antifiamma;
  • Estintori per cucina, zona bombole, sala e ogni locale in cui sussista il rischio incendio;
  • Identificazione e segnalazione vie di fuga con planimetrie e cartellonistica di sicurezza;
  • Formazione del personale per la gestione delle emergenze (antincendio e primo soccorso).

Infine le disposizioni per l’Igiene degli Alimenti:

  • HACCP semplificata;
  • Formazione Alimentaristi del Responsabile dell’evento;
  • Formazione e informazione tracciata da parte del Responsabile a tutto il personale coinvolto.

Il nostro Team di Professionisti specializzati in Ingegneria Ambientale e Sicurezza sul Lavoro ha seguito eventi del genere, sagre e fiere, dunque per ulteriori informazioni in merito non esitate a contattarci. Chiamateci allo 0532-243048, oppure mandate una mail all’indirizzo commerciale@b-ethic.it

Norma CEI 11-27 – Formazione PES-PAV-PEI

L’EDIZIONE DELLA NORMA CEI 11-27:  PER LA SICUREZZA NEI LAVORI ELETTRICI.


Il Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) ha pubblicato la nuova edizione (IV) della norma CEI 11-27 “Lavori su impianti elettrici”. La nuova edizione della Norma, in vigore da febbraio 2014, sostituisce completamente la precedente CEI 11-27 del 2005, che tuttavia rimarrà applicabile fino al 01/02/2015.

Come noto, la norma CEI 11-27 rappresenta da più di un ventennio il riferimento normativo italiano per l’esecuzione dei lavori elettrici, ossia, come recita la norma stessa, “tutte quelle operazioni ed attività di lavoro sugli impianti elettrici, ad essi connesse e vicino ad essi”. La fondamentale importanza della norma CEI 11-27 nel panorama normativo italiano in materia antinfortunistica è chiarita in modo inequivocabile dall’articolo 83 del D.Lgs. 81/2008, il cui oggetto sono i “Lavori in prossimità di parti attive” e che recita:

1. Non possono essere eseguiti lavori in vicinanza di linee elettriche o di impianti elettrici con parti attive non protette, o che per circostanze particolari si debbano ritenere non sufficientemente protette, e comunque a distanze inferiori ai limiti di cui alla tabella 1 dell’allegato IX, salvo che non vengano adottate disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi.
2. Si considerano idonee ai fini di cui al comma 1 le disposizioni contenute nelle pertinenti norme tecniche.

La norma CEI 11-27:2014, seppur specialistica nell’ambito elettrico, si occupa dei lavori che presentano Rischio Elettrico, indipendentemente dalla natura del lavoro da prendere in esame, ma qualificando il rischio in relazione alle distanze che si mantengono tra le persone (mezzi e attrezzi maneggiati, compresi) e le parti attive in tensione non protette degli impianti elettrici e delle linee elettriche.

Chi deve fare il Corso di Formazione PAV PES e PEI ?

Il corso PAV PES PEI fornisce gli elementi di completamento della formazione professionale per gli addetti ai lavori elettrici (come dettato dalle norme CEI 11-27 e CEI EN 50110, dal D.Lgs. 81/08 e dall’accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011) con particolare riguardo all’acquisizione delle necessarie conoscenze tecniche e delle modalità di organizzazione e conduzione dei lavori elettrici in sicurezza.
Nel percorso didattico del corso viene erogata la formazione conforme alla vigente normativa per l’attribuzione delle qualifiche professionali:

PAV – PERSONA AVVERTITA

PES – PERSONA ESPERTA

PEI – PERSONA IDONEA

La qualifica PAV PES PEI deve essere attribuita a tutti gli operatori che svolgono lavori con accesso a parti potenzialmente in tensione (elettricisti, manutentori, collaudatori, termoidraulici, tecnici di impianti di allarmi e videosorveglianza, tecnici di automatismi apertura porte e cancelli, tecnici informatici di sala server, etc…) , sulla base del corso di formazione teorico-pratico ma tenendo conto anche delle esperienze pratiche acquisite, del comportamento tenuto in ambito lavorativo con particolare riferimento alla sicurezza sul lavoro, e dello stato psico-fisico.
Il corso viene erogato in modalità di sola aula.

Per informazioni e iscrizioni potete contattarci per mail all’indirizzo formazione@b-ethic.it

 

 

Fondimpresa – Avviso 2/2017 Contributi per Formazione Finanziata

Come già promesso nella News del 7 Aprile ci sono altre novità per la Formazione Finanziata.

Fondimpresa sta per pubblicare l’Avviso n. 2/2017, che dà continuità alle linee di finanziamento per le PMI, relativamente alla Formazione Finanziata.
Possono beneficiare di tale contributo esclusivamente le PMI aderenti al Fondo, in possesso dei requisiti dell’Avviso, che non hanno presentato dopo il 31 dicembre 2015 alcun Piano sugli Avvisi di Fondimpresa che prevedono la concessione di un contributo aggiuntivo al Conto Formazione, fatto salvo il caso in cui il Piano sia stato annullato o respinto. Non rientrano invece tra le cause di esclusione i piani presentati sull’Avviso n. 4/2016.
E’ richiesta che l’azienda abbia la presenza di un saldo attivo sul proprio Conto Formazione,  In aggiunta, le stesse devono aver maturato sul proprio Conto Formazione, nel periodo di adesione, un accantonamento medio annuo, al lordo degli eventuali utilizzi per piani formativi, non superiore a € 10.000, ( diecimila ).
L’Avviso 2/2017 prevede uno stanziamento per l’assegnazione dei contributi aggiuntivi pari 10 milioni di euro.
Il contributo aggiuntivo è previsto per un importo compreso tra 1.500,00 e 10.000,00 euro per azienda, nel rispetto dell’intensità massima consentita in base al regime di aiuti applicato e sulla base del maturando iniziale dell’anno in corso su tutte le matricole del Conto Formazione aziendale; in caso di piano interaziendale tali soglie valgono per  singola impresa partecipante, secondo le modalità indicate nell’Avviso 2/2017 stesso.
Nell’ambito dell’Avviso, ciascuna PMI aderente, in possesso di tutti i suddetti requisiti, può ricevere il contributo aggiuntivo di Fondimpresa per un solo piano formativo, aziendale o interaziendale.
Il Piano formativo può Finanziare la Formazione su tutte le tematiche di cui l’Azienda PMI abbia la necessità, con il limite di almeno 5 lavoratori partecipanti per un minimo di 12 ore di formazione procapite in una o più percorsi formativi.

Per ogni ulteriore informazione potete contattare il nostro Staff all’indirizzo mail: formazione@b-ethic.it

Rischio Amianto, Record Nero Ferrarese

Mesotelioma, record nero ferrarese
In Regione siamo il secondo territorio più colpito con oltre 200 casi : in Italia la malattia uccide ogni anno 4000 persone.
Ad oggi sono ancora troppi gli edifici che aspettano di essere bonificati l’amianto uccide senza guardare in faccia nessuno e la maggior parte delle persone per noncuranza o consapevolezza preferisce minimizzare il problema.
Ferrara è la provincia con il maggior numero di casi di mesotelioma pleurico, ( semplicemente chiamato il tumore dell’amianto ), i dati più recenti parlano di 217 casi sui 2040 di tutta la Regione Emilia Romagna e 4000 all’anno a livello nazionale. E purtroppo questi numeri sono destinati a salire nei prossimi anni con l’Amianto non si scherza.
Ci sono ancora troppi coperture dai capannoni industriali, garage in giardino che devono essere bonificati dall’amianto e che rappresentano una minaccia per la società.
Ricordiamo che ogni soggetto proprietario e Datore di Lavoro di qualsiasi tipo di fabbricato deve eseguire la valutazione dei materiali in cemento amianto e di altri manufatti contenenti amianto, a sue spese e tramite tecnico competente di sua fiducia.
Occorre che il proprietario delle aree nomini un responsabile per il controllo e la manutenzione che dovrà procedere alla valutazione del rischio, legato al potenziale rilascio di fibre nell´aria. La gestione dell’amianto non può essere in capo a persone inesperte o non abilitate. In relazione ai risultati della valutazione si dovranno mettere in opera degli interventi che possono essere di controllo (nel caso di materiali in buono stato) o di bonifica (nel caso di materiali in cattivo stato).

La valutazione deve essere eseguita anche se la presenza dell’amianto è solo sospetta.

In caso una proprietà venga contattata dalla Pubblica Amministrazione, si rende necessario trasmettere copia della valutazione medesima e comunicare il nominativo del tecnico incaricato. È richiesto di fornire in caso di controlli anche la lettera di incarico.
È opportuno che, anche in una proprietà condominiale, la documentazione relativa alla presenza e valutazione sull’amianto sia disponibile ad ogni proprietario.
Un nuovo “ Piano Amianto” della Regione Emilia Romagna per consolidare e migliorare quanto già è stato fatto finora con le azioni precedenti e sviluppare nuove azioni, secondo un approccio trasversale fra Ambiente, Salute e Lavoro.
Questi sono i principali obbiettivi del nuovo Piano Amianto Regionale 2015-2018 oltre al consolidamento della sorveglianza epidemologica, sanitaria e della conoscenza sulle attuali esposizioni dell’amianto.

Per maggiori informazioni potete contattare il nostro staff all’indirizzo mail info@b-ethic.it