SISTRI: decreto n. 78 del 30 marzo 2016

Quella del SISTRI (Sistema di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti) sta diventando una storia infinita. L’ultima puntata è la pubblicazione del decreto ministeriale n.78 del 30 marzo 2016 che sostituisce il precedente decreto n.52 del 18 febbraio 2011 e s.m.i.

Il nuovo testo è in vigore da oggi 8 giugno, e si compone di 24 articoli con tutte le norme, le regole e gli allegati per contributi e nuovi oneri introdotti. L’operativa viene demandata comunque a specifici decreti attuativi del Ministero dell’Ambiente e rispetto alla vecchia normativa è prevista una procedura semplificata. In tal modo si potrà predisporre le procedure sulle comunicazione al SISTRI attraverso le associazioni di categoria. Per il resto rimangono le regole relative ai soggetti obbligati ad aderire, ai contributi di iscrizioni ed alle modalità operative.

Si stabiliranno prossimamente novità in varie operazioni:

  • aderire al Sistri e dotarsi di dispositivi;
  • comunicare le quantità/caratteristiche dei rifiuti;
  • gestire le emergenze;
  • definire tempistiche specifiche per le attività di microraccolta e gestione di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche;
  • definire procedure da applicare nel caso di produttori che non sono tenuti alla compilazione telematica delle Schede Sistri;
  • definire procedure per le comunicazioni da effettuare al Sistri.

Il decreto prevede anche che il gestore del sistema provveda ad introdurre semplificazioni operative riguardanti:

  • abbandono dei dispositivi elettronici;
  • tenuta in formato elettronico dei registi di carico e scarico e dei formulari di trasporto con compilazione in modalità off-line e trasmissione asincrona dei relativi dati;
  • generazione automatica del modello unico di dichiarazione MUD;
  • gli obblighi informativi alle imprese attraverso l’interazione e il coordinamento con banche dati in uso alla pubblica amministrazione, garantendo l’acquisizione automatica delle informazioni disponibili;
  • l’interoperabilità con i sistemi gestionali utilizzati dalle imprese, dalle associazioni di categoria e loro società di servizi;
  • la sostenibilità dei costi;
  • la messa a disposizione di adeguati strumenti di assistenza e formazione per le imprese.

Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti spiega che: “Ha il compito di portarci verso un sistema più semplice ed economico per le imprese interessate alla gestione dei rifiuti pericolosi. Interveniamo sulla struttura e le modalità di funzionamento del sistema di tracciabilità, che non può essere più vissuto dalle aziende come insieme di oneri insopportabili, ma come una garanzia innanzitutto per loro stesse“.

Vi terremo aggiornati in caso di ulteriori novità. Per le tue esigenze in materia di sicurezza sul lavoro non esitare a contattarci, vieni a scoprire i nostri corsi e servizi integrativi. Rimanere aggiornati è nell’interesse di tutta la collettività lavorativa e non. Chiamaci allo 0532-243048, oppure manda una mail all’indirizzo info@b-ethic.it.