Le 5 competenze di un HSE Manager

Le 5 competenze di un HSE Manager

La sfida più grande di ogni organizzazione aziendale è riconoscere i compiti e le responsabilità dei singoli membri.

Per curare il sistema di salute, sicurezza e ambiente è stata di recente indicata una nuova figura: il manager HSE.

Il manager HSE viene definito nella norma UNI 11720:2018 come la “figura di riferimento per il coordinamento, la consulenza ed il supporto gestionale per l’implementazione e l’integrazione dei processi legati alla salute, alla sicurezza e all’ambiente, con l’obiettivo di concorrere all’efficienza complessiva dell’organizzazione”.

Ma quali sono le responsabilità e competenze di questa nuova figura aziendale?

1. Capacità gestionali e organizzative

Il manager HSE si occupa della soluzione dei problemi legati all’ambiente e alla sicurezza dell’impresa, guidandola tra obblighi, adempimenti, rischi e opportunità.

La sua figura rappresenta il punto di riferimento per l’implementazione integrata dei processi legati all’ambito di salute, sicurezza e ambiente al fine di concorrere all’efficienza complessiva dell’organizzazione.

Si tratta di un ruolo di carattere gestionale e organizzativo che richiede capacità di:

  • progettazione
  • coordinamento
  • consulenza
  • supporto tecnico-gestionale

2. HSE e tecnologie

Come è ben noto, siamo circondati dalla tecnologia e nemmeno gli HSE manager possono farne a meno per poter svolgere il proprio lavoro.

Portare in una riunione periodica solo le percentuali dei miglioramenti in tema sostenibilità ambientale, non è più sufficiente.

L’analisi dei dati e l’elaborazione di nuove strategie per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente richiedono alti livelli di comprensione delle tecnologie 4.0.

Parlare la lingua della tecnologia e saperla gestire al meglio è uno dei prerequisiti fondamentali che questi manager non possono ignorare.

3. Gestione dei rapporti con le parti interessate

Secondo molti studi, le persone svolgono con più piacere le proprie mansioni quando si sentono sospinte da una “motivazione” e non da un obbligo.

Per questa ragione, tra le skill che il manager HSE deve assolutamente possedere emerge la capacità di saper coinvolgere le persone e creare le condizioni perché ogni persona sia motivata a tutelare se stessa e l’ambiente che la circonda, nell’ottica di sviluppare una cultura aziendale orientata alla sicurezza e alla sostenibilità.

4. Una strategia aziendale orientata alla sicurezza

Ricollegandoci al punto precedente, cos’altro non può mancare nel curriculum di un manager HSE?

Sicuramente spiccate doti comunicative.

Le imprese sono costituite da tanti reparti e uffici che spesso non comunicano tra loro e hanno obiettivi contrastanti, per questa ragione il manager HSE deve fungere da mediatore e trovare il “valore condiviso”: la salute, la sicurezza e la tutela dell’ambiente devono essere valori patrimonio dell’azienda e far parte dell’intera strategia aziendale.

5. Uno sguardo aziendale globale

A completare il profilo del manager HSE è uno sguardo aziendale globale.

Che cosa significa? Vedere l’organizzazione come un’unica entità e ogni suo componente come un attore che contribuisce attivamente alle dinamiche aziendali, allo scopo di apportare azioni correttive e raggiungere obiettivi condivisi.

Per fare questo, il manager HSE deve dedicarsi alla promozione di azioni migliorative in tutti gli ambiti della salute, sicurezza sul lavoro, ambiente e igiene industriale, oltre a favorire una crescita culturale verso una maggiore partecipazione nei momenti di dibattito decisionale.

Le competenze richieste dal manager HSE sono molteplici, ma necessarie.

Infatti, il suo ruolo è strategico e necessario per introdurre le aziende a un nuovo modello di business sostenibile, con obiettivi a lungo termine.

Vuoi maggiori informazioni sulla figura del manager HSE? Contattaci a info@b-ethic.it, saremo felici di rispondere alle tue domande!