stress lavoro correlato

I pericoli dello stress lavoro correlato

Tutti sappiamo cosa è lo stress. O crediamo di saperlo. Certamente sappiamo come ci si sente quando siamo sovraccaricati di lavoro e responsabilità sia lavorative, sia extra lavorative.

Facciamo chiarezza

Lo stress da lavoro correlato è l’insieme di situazioni in cui il lavoratore percepisce uno squilibrio tra le richieste che vengono avanzate in ambito lavorativo e le sue competenze o strumenti per farvi fronte. È percepita come una situazione di malessere generalizzato che si estende anche alla sfera privata del lavoratore riducendo drasticamente la qualità di vita.

Perché lo stress è un costo per l’imprenditore

Un lavoratore stressato è sempre più esposto di altri ad infortuni e malattie, le sue prestazioni sono imprecise, qualitativamente scadenti e di conseguenza carenti con ricadute negative sulla soddisfazione del cliente.

L’atteggiamento negativo nel suo complesso e l’incapacità di assolvere in maniera puntuale i propri compiti, incrinano le dinamiche relazionali nel gruppo di lavoro, provocando ulteriori perdite di produttività a livello aziendale.

Una frequente manifestazione dello stress lavoro correlato è il cosiddetto burnout, una sindrome che si verifica principalmente fra coloro che lavorano a contatto col pubblico o in situazioni di sofferenza (es. medici, infermieri ecc.). Il lavoratore interessato da sindrome da Burnout presenta un esaurimento delle energie, un atteggiamento distaccato, cinico e negativo verso il lavoro e molto spesso giunge ad abbandonare la sua professione perché in essa riconosce le cause del suo malessere.

Come si valuta lo stress da lavoro correlato?

Tutte le aziende sono obbligare ad effettuare la valutazione dello stress in azienda.

-Sotto i 10 dipendenti si tratta di una autovalutazione dell’imprenditore successivamente elaborate da un tecnico specializzato e tradotta nel documento diValutazione dei rischi collegati allo stress lavoro correlato”;

-Al di sopra dei 10 dipendenti deve essere sottoposto un questionario al personale i cui esiti saranno rielaborati e anch’essi resi fruibili nel documento citato sopra.

L’INAIL nel 2017 ha predisposto un sistema con cui le aziende possono valutarlo in maniera agevole, che si basa su una valutazione preliminare ed una approfondita.

  • Valutazione preliminare: in questa fase viene effettuata un’analisi dei contenuti e della tipologia di lavoro compiuti in un’attività. Viene analizzato il contesto ambientale, che comprende anche i rapporti interpersonali tra colleghi e le possibilità di sviluppo di carriera dei lavoratori. Infine, viene compiuto uno studio sui cosiddetti eventi sentinella, ossia tipici sintomi causati da situazioni in cui lo stress lavorativo è alto (assenteismo, infortuni, malattie, lamentele…).
  • Valutazione approfondita: se nel corso della valutazione preliminare emergono delle criticità, si rende necessaria una analisi più approfondita del contenuto e del contesto lavorativo in esame. Vengono effettuate interviste e vengono sottoposti ai lavoratori dei questionari. In questa fase deve esserci il coinvolgimento di personale specializzato, anche esterno all’azienda, che sappia utilizzare al meglio gli strumenti di raccolta dati.

Al termine della valutazione i lavoratori devono essere informati sui risultati raccolti e, in caso di criticità, il datore di lavoro dovrà realizzare interventi mirati per migliorare le condizioni lavorative dei propri dipendenti e prevenire il rischio di esposizione a situazioni di forte stress.

Sanzioni per la mancata valutazione

In caso di mancata predisposizione del documento di valutazione dello stress da lavoro correlato, che vanno dai 3071,27 ai 7862,44 euro, e al fatto che il datore di lavoro può andare incontro a conseguenze legali che fanno leva sull’articolo 2087 del Codice Civile ( tutela dell’integrità fisica, personale e morale dei lavoratori), si capisce ancora meglio la natura indispensabile di questo documento.