Formatore SSL: documento INAIL e indicatori

La qualifica del formatore alla salute e sicurezza sul lavoro tra idealizzazione e valutazione” – documento Inail vasto e interessante – offre anche strumenti per una sorta di autovalutazione, utile al miglioramento continuo dei professionisti impegnati in questo stimolante ed importante lavoro.

Chi “insegna” la sicurezza sul lavoro riveste un ruolo centrale nella salute dei lavoratori e questa ricerca “può sostenere i formatori nel processo auto-riflessivo […] aiutando a visualizzare le aree di conoscenze e competenze di cui ogni formatore è portatore, per quanto possibile“.

Passiamo alle aree di competenza del formatore: socio-comunicativa, saperi tecnici e di contesto e area metodologica. Concentriamoci sulla prima area, spesso sottovalutata, senza dimenticare che l’aggiornamento continuo e la conoscenza tecnica della normativa vigente, in relazione agli specifici ambiti, è centrale.

Ogni lavoratore da formare è prima di tutto una persona, con la quale instaurare una relazione. Le capacità da utilizzare vanno coltivate nel tempo: comprendere come equilibrare gli interventi dei partecipanti si acquisisce con la pratica, così come il favorire la presa di parole senza essere pressante. L’esperienza è più ricca delle semplici ore di formazione, essa si amplia in un rapporto con datori di lavoro e committenti in uno scambio di pensieri che arricchisce il bagaglio del formatore. D’altra parte per interagire con i partecipanti è necessario raccogliere informazioni senza essere invasivi, grazie ad una comunicazione il più chiara possibile, spesso facendo emergere differenze culturali che “promuovono l’emersione di valori pro sociali connessi alla sicurezza“.

Inoltre il volume Inail mette in evidenza alcuni indicatori per il posizionamento del formatore rispetto all’aula che lo ospita. Riportiamo fedelmente gli esempi del testo: “Cura la disposizione spaziale dell’aula in modo da facilitare delle comunicazioni più simmetriche e trasversali“, “non fa interventi giudicanti ma interventi che aiutino a costruire consapevolezza (es. degli eventuali errori) e riflessione“, “non si pone in modo autoritario“, “è capace di scegliere il posizionamento in base alla tipologia di corsisti (es. in alcuni casi porsi in modo troppo simmetrico scredita il formatore agli occhi dei corsisti)“.

Per una lettura completa: scarica qui il volume INAIL. Non esitate a contattarci allo 0532-243048, oppure via mail all’indirizzo info@b-ethic.it.